Qualche immagine della festa per i 60 anni della Casa Sereni che ha coinvolto tutta l'Unità Pastorale. Una settimana intensa vissuta accanto ai ragazzi ospiti della struttura terminata con l'ingresso del nuovo parroco di Don Giovanni Amico come nuova guida di tutte le parrocchie dell'Unità.
Messaggio di saluto della comunità al nuovo parroco
Perugia, 27 ottobre 2019 Come comunità parrocchiali di San Fortunato - Boneggio, San Giustino, San Martino Delfico, Santi Proto e Giacinto salutiamo calorosamente il Vescovo Ausiliare Marco e ringraziamo, tramite lei, il Vescovo Gualtiero, che ha dimostrato la sollecitudine pastorale di dare continuità alla presenza del presbitero per le nostre parrocchie. Ringraziamo anche i Padri guanelliani, nella persona di don Alessandro Allegra, superiore provinciale, che hanno raccolto la sollecitazione del Cardinale a prendersi carico della responsabilità pastorale di questa porzione della Chiesa di Dio. E, allora, a nome di tutti, caro don Giovanni: benvenuto. Benvenuto è composto da due parole: bene e venuto. Invertendo queste due parole si legge venuto - bene. Ma questo è tutto merito dei tuoi genitori, che salutiamo cordialmente Don Giovanni, ci conosciamo da poco, ma già sei nei nostri cuori e nelle nostre preghiere. Ci ha colpito il tuo entusiasmo, la tua voglia di fare, la tua capacità di intessere relazioni. Tutto ciò ci rincuora e ci stimola all’impegno. Certo avrai la pazienza e la sapienza di conoscere e di tener conto delle nostre storie, delle nostre abitudini, dei nostri limiti e delle nostre virtù. Trovi una comunità pronta ad accoglierti come Padre e Maestro, ma a volerti anche come fratello con cui condividere gli sforzi e le iniziative per annunciare il Regno di Dio, la Parola, nelle nostre contrade. Ci piace l’immagine, cara al tuo conterraneo Don Tonino Bello, della Chiesa con il grembiule, del prete con il grembiule: una Chiesa in uscita pronta a mettersi al servizio delle povertà, non solo materiali, ma soprattutto spirituali degli uomini del nostro tempo. Ci piace l’immagine, questa cara a Giovanni XXIII, della parrocchia come la fontana d’acqua che sta sulla piazza del paese. Tutti indistintamente e senza discriminazioni possono andarci a bere. C’è chi avrà più sete, chi meno, chi berrà di più e chi berrà meno. Missione di una comunità parrocchiale è far conoscere e far apprezzare sempre più questa acqua, in modo che tutti sentano sempre più il bisogno di dissetarsi con essa. “Signore - disse la samaritana al pozzo di Giacobbe – dammi quest’acqua perché non abbia più sete”. Con questa speranza, con la certezza che lo Spirito Santo guiderà i nostri passi, ti accogliamo con gioia in questa comunità dell’Unità Pastorale, che da oggi ti appartiene, che è anche la tua comunità. Noi ci siamo: i nostri bambini, gli adolescenti, i giovani, gli adulti, i papà e le mamme, gli anziani, i malati. Noi ci siamo tutti e siamo pronti, con l’intercessione dei nostri santi patroni, di san Luigi Guanella, a ripartire con te.